Dopo l’allestimento “Arlen Ness” presentato nel 2013, la casa del leone svela al Motor Bike Expo di Verona l’originale RCZ R Bimota

Peugeot ha ormai abituato il pubblico del Motor Bike Expo di Verona ad ammirare delle versioni della sua sportiva RCZ nate dal connubio con l’eccellenza motociclistica. Così, dopo l’allestimento “Arlen Ness” presentato nel 2013, ecco che quest’anno la casa del leone svela alla kermesse scaligera l’originale RCZ R Bimota.

Un progetto voluto e sviluppato da factory motociclistica Bimota con il coordinamento di Motorquality di Sesto San Giovanni, azienda specializzata nelle elaborazioni più compresse di moto giapponesi ed europee.
“ La scelta per questa sua nuova sfida è caduta sulla Peugeot RCZ R innanzitutto perché – spiegano i tecnici riminesi – rappresenta lo stato dell’arte per quanto riguarda il concetto di sportività applicato ad un’automobile di serie, poi perché ha una potenza specifica prossima a quei 200 Cv/litro che contraddistinguono le moto più prestigiose e grintose.

Proprio per sottolinearne la “proprietà intellettuale”, Bimota ha voluto denominare internamente questa RCZ R davvero particolare con lo stesso schema di sigla utilizzata per le sue realizzazioni a due ruote: due lettere (l’iniziale del costruttore del prodotto di serie seguita dalla lettere B, per Bimota) e da un numero che rappresenta la progressione del modello per quel particolare costruttore. In questo caso, la sigla identificativa è PB104, dove “04” identifica l’intervento su un veicolo a quattro ruote”.

Per la speciale vettura sono stati messi in atto diversi interventi: una nuova mappatura della centralina, l’adozione di una valvola pop-off, uno scarico da competizione, un nuovo catalizzatore sportivo, raccordi siliconici per turbo e aspirazione e un filtro aria racing conico diretto sulla turbina. Dopo la “cura” il propulsore 1.6 litri turbo della RCZ R ha guadagnato ben 34 cavalli di potenza passando così dai 270 del modello di serie ai 304 Cv.
La livrea racing realizzata per la RCZ R Bimota (verniciata e non pellicola adesiva), ripropone quella utilizzata dalla casa riminese sulle sue moto nel mondiale SBK e vede, tra l’altro, il profilo rosso dei cerchi neri opachi e per le due videocamere GoPro 4 inserite nel frontale e nella coda.

“Più sostanziali gli interventi nell’abitacolo – proseguono i tecnici – ora a due posti secchi. Il divanetto posteriore, infatti, è stato sostituito da due vani per ospitare casco e tuta, due “talismani portafortuna” che un pilota di moto vuole vicino a sé anche nei trasferimenti in auto. I sedili dal caratteristico disegno sportivo affiancano, al tipico monogramma “R” della sportiva del Leone, il logo Bimota.

La plancia è rivestita interamente Alcantara con impunture rosse, lo stesso rosso che fa da contorno al quadro strumenti. Ulteriore richiamo alla sua vocazione sportiva, il manometro del turbo che sostituisce, nella consolle centrale, l’orologio analogico di serie sulla RCZ R”.
Infine, la RCZ R Bimota adotta una speciale versione del dispositivo multimediale “TomTom Bridge”, con display da 7 pollici, posizionata davanti al sedile del passeggero che diventa così anche lui protagonista nell’auto potendo sbizzarrirsi nella regia, mixando i filmati realizzati con le due GoPro 4 e condividendoli istantaneamente sui social media. (m.r.)

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